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mercoledì 2 maggio 2012

OLI 341: SOMMARIO

COMUNALI 2012 - Spazio aperto per i/le candidati/e
ELEZIONI - Doria, Putti e le affinità elettive (Giovanna Profumo)
ELEZIONI - Appello migrante contro l'astensionismo (Saleh Zaghloul)
SCUOLA - L'autofinanziamento del liceo Paul Klee (Giovanna Profumo)
ELEZIONI - Cercare il futuro a Genova (Bianca Vergati)
ELEZIONI - Nuovi volti ad arginare l'astensione (Paola Pierantoni)
PAROLE DEGLI OCCHI - Siamo tutti sulla torre? (a cura di Giorgio Bergami)

OLI 341: COMUNALI 2012 - Spazio aperto per i/le candidati/e

 Nello scorso numero di Oli 340 avevamo invitato i candidati e le candidate che si riconoscono nel progetto della nostra newsletter ad inviarci una loro breve presentazione.
A questo invito hanno risposto sette persone: di seguito trovate i link alle loro brevi auto-presentazioni.


Pier Claudio Brasesco - Lista Doria per il Consiglio Comunale
Elena Fiorini - Lista Doria per il Consiglio Comunale
Emanuela Massa - Lista Doria per il Consiglio Comunale
Anna Maria Milani - Lista Doria per il Consiglio Comunale
Laura Paleari - Lista Sel per il Consiglio Comunale
Caterina Pizzimenti - Lista Doria per il Consiglio Comunale
Eugenio Restani - Lista Doria per il Consiglio Comunale

Vi ricordiamo che il precedente numero di Oli conteneva le presentazioni di di Eleana Marullo, Stefano De Pietro e Bianca Vergati.

La Redazione

OLI 341: ELEZIONI - Doria, Putti e le affinità elettive

Quando a luglio dell’anno scorso è stata pubblicata su OLI la lettera AAA Cercasi Sindaco era possibile considerarla un appello disperato. Le uniche due risposte al post sostenevano che il profilo del nostro sindaco non avrebbe mai trovato spazio nei partiti, lamentavano il condizionamento di un sistema di potere e la necessità di uno scatto di orgoglio da parte dei cittadini. Lo spazio fisico e mentale della politica sembrava un organigramma aziendale, occupato da monoliti, le cui cariche non venivano mai rinnovate.
Durante l’estate, mentre era in montagna, Marco Doria viene a sapere da sua madre di un articolo apparso sui giornali che lo riguarda: qualcuno lo vuole candidare alle primarie del centro sinistra.
In settembre Paolo Putti, dopo votazioni interne, diventa il candidato ufficiale del Movimento 5 Stelle per le elezioni genovesi a sindaco.
Queste sono state per molti cittadini genovesi due buone notizie. E la risposta concreta alla nostra inserzione. Purtroppo pare che Doria e Putti non possano gestire progetti amministrativi insieme. C’è motivo di ritenere che non gli sia consentito dai leader nazionali che li sostengono. Questa pratica, politicamente, si chiama veto. E’ un giochino in mano alle segreterie dei partiti – e adesso anche al movimento - che ha fatto moltissimi danni, soprattutto a sinistra perché non ha permesso di governare. Le elezioni genovesi potrebbero essere un’occasione per Putti, Doria e relativi candidati di liste per rompere il giochino e dimostrare agli elettori che i mesi trascorsi non sono stati vani. Non si tratta di rinunciare a principi religiosi ma di cogliere le affinità elettive comuni da mettere in campo per governare la città.
Nel microcosmo di Oli questa cosa è già accaduta.
(Giovanna Profumo - fotografia dell'autrice)

OLI 341: ELEZIONI - Appello migrante contro l'astensionismo

Ieri sera, al telegiornale di La 7, Enrico Mentana ha presentato un sondaggio nel quale risulta che il 38% degli italiani hanno dichiarato di astenersi dal voto. Chi non ha il diritto al voto, come le decine di migliaia di cittadini immigrati che vivono regolarmente a Genova da molti anni, trova incomprensibile che una percentuale così alta di cittadini italiani scelga di non votare. I migranti sono costretti all’astensionismo e non potranno scegliere il sindaco della loro città: fatto poco democratico e ben denunciato dal candidato sindaco Marco Doria quando ha presentato la propria lista con sole 39 persone, dedicando a loro il quarantesimo posto.
Gli immigrati genovesi hanno capito l’importanza della partecipazione alla vita pubblica in città e nel paese e per loro il diritto al voto è prioritario, e indispensabile strumento d’integrazione e di democrazia. Si tratta di una grande conquista delle lotte per la libertà e la liberazione e non è un caso che le donne italiane l’abbiano ottenuto molto tempo dopo gli uomini (hanno votato per la prima volta nel 1946). Molti popoli sono ancora in lotta per avere libere e vere elezioni (vedi la lotta che continua dei popoli arabi). E’ proprio vero che noi esseri umani non sappiamo valorizzare ciò che abbiamo. C’è chi si astiene perché è deluso, chi per protesta e c’è chi crede, così facendo, di togliersi ogni responsabilità dell’uso che verrà fatto del proprio voto. In verità si tratta comunque di una precisa scelta politica: quella di fare decidere ad altri questioni che lo riguardano direttamente. Chi si astiene, favorisce la scelta della maggioranza dei partecipanti al voto. Praticamente, vota per il vincitore.
Ci vuole un voto più responsabile, più informato, più partecipato. La legge elettorale per le comunali, diversamente da quella per le politiche, è molto più democratica e rispettosa del voto dei cittadini: ci permette di scegliere le persone (non soltanto i partiti) ai quali dare il nostro voto. Votiamo dunque per le persone che difendono la pace, la democrazia, l’uguaglianza, la legalità, la laicità, il rispetto delle regole. Votiamo chi lavora per i diritti universali al lavoro dignitoso, sicuro e regolare, allo studio ed alla salute. Votiamo le persone antirazziste che lavorano per la convivenza pacifica, l’interculturalità ed il rispetto delle diversità. Non votiamo razzisti e guerrafondai, non votiamo i responsabili del declino economico, politico, culturale e morale del nostro paese.
(Saleh Zaghloul)

OLI 341: SCUOLA - L'autofinanziamento del liceo Paul Klee

OLI 341: ELEZIONI - Cercare il futuro a Genova

“Cerchi lavoro? Non dire che sei laureato”, è il titolo del servizio su Il Secolo XIX di martedì 1 maggio, storia di un venticinquenne disoccupato, con tesi in Diritto Internazionale, plurilingue, che in un mese a Genova non ha avuto nemmeno una risposta alle sue domande di lavoro.
Caso mai un’offerta nel terziario, per intenderci al 75 per cento cuoco o cameriere stagionale.
Recita l’Agenzia dell’Onu, insieme all’Istat che la disoccupazione giovanile ha raggiunto in Italia il 35,9 per cento, mentre sono un milione e mezzo quelli che in generale non cercano lavoro.
Tema ineludibile di questi tempi l’occupazione, con uno sguardo a chi il lavoro lo ha perso, lo cerca o lo dovrà cercare, ovvero un’emergenza che dovrebbe riguardare in primis i giovani.
Il Governo ha proposto l’avvio di un’impresa di un giovane ad un euro, averceli però gli altri soldi che servono, chiedilo alle banche.
Anche alla festa del Primo Maggio si è fatto un gran parlare dei giovani, a cui la politica dedica ultimamente fiumi di discorsi, li sbandiera nelle liste e nei comizi. Paiono panda dello zoo, ma che vuoi, i panda mangiano soltanto germogli di bambù e allora sono difficili da preservare, in fondo in fondo anche un pochino ingombranti. Così i ragazzi d’oggi nella testa di tanti che giovani non lo sono più, che dicono ai miei tempi eh, bei bamboccioni che vogliono anche il posto e non si danno da fare. Sovente si evocano gli anni del dopoguerra, del boom, gli anni ’70.
“Ci uniscono le storie, la Storia”... ma non si dice che noi “anta” ci siamo mangiati il futuro.
Pure il Presidente della Repubblica ha detto basta nostalgie.
Intanto nella campagna elettorale per il Comune la parola lavoro pare un mantra. Un mantra monco, la dicotomia dovrebbe essere “lavoro-giovani”.
E’ vero, un sindaco non può fare più di tanto per l’occupazione, magari può favorire le aziende per gli spazi sul territorio, nel rispetto di ambiente e cittadini, con una mobilità efficiente, una burocrazia virtuosa o sinergie fiscali con le altre Istituzioni.
I candidati-sindaco vanno in giro ad ascoltare però la gente più disparata, dai lavoratori in cassa integrazione, ai famigliari dei malati, ai protestatari del parcheggio o dell’inquinamento acustico e ambientale, il verde, i buchi delle strade. Tutti argomenti che hanno la loro importanza nella quotidianità, portati però a volte in primo piano da alcuni che la loro parte di vita l’hanno già avuta. Meno male che c’è chi dedica spazio e ascolto agli invisibili, agli ultimi, che pure non sono pochi.
Ma all’ascolto dei giovani chi ci va?
Solo i candidati sindaco del Movimento Cinque Stelle e della Lega Nord erano presenti in prima persona martedì 24 aprile al Ducale alla Consulta degli studenti, con centinaia di ragazzi, neanche i media hanno dato peso alle assenze, menzionato l’evento.
Il futuro non appassiona neanche un po’, la nostra è malinconicamente una città di vecchi, mentre stanno sparendo delle generazioni.
(Bianca Vergati)

OLI 341: ELEZIONI - Nuovi volti ad arginare l'astensione

Dietro al banco del bar il gestore di un locale del centro storico che conosco da tempo mi dice: “Lasciami pure il volantino della tua amica, ma quest’anno è incredibile! Si presentano tutti!”. E mi indica una parete di legno in cui ha spillato i volantini di persone che conosce, e che si sono candidate alle comunali di quest'anno.
La stessa osservazione l’avevo raccolta nei giorni passati da amiche e amici: quasi tutti, quest’anno, hanno trovato nelle liste elettorali persone di stretta e strettissima conoscenza e di valore.
E anche a me non era mai successo di vedere tra le candidate e i candidati tante persone che conosco così bene.
Qualcosa si è messo in moto. Soprattutto un desiderio di praticare la politica da parte di persone che non sono stata allevate nei recinti dei partiti, e che hanno trovato - finalmente - uno spazio per farlo.
Aria nuova in cucina? Ma allora al voto bisogna proprio andarci! Le giovani persone che si stanno esponendo in questo tentativo vanno sostenute col voto. Astenersi diventa una grave omissione.
(Paola Pierantoni)

OLI 341: LETTERE - Antonio Bruno: un comunicato da leggere

Ho incontrato nella rete un comunicato di Antonio Bruno, consigliere del Partito della Rifondazione Comunista, all'opposizione nella passata amministrazione comunale, ora candidato nella lista della Federazione della Sinistra, che sostiene Marco Doria.
Mi sembra utile farlo conoscere, per aumentare la consapevolezza per l'esercizio democratico del voto e per interrogarci costruttivamente su alcune questioni nodali sulle quali il prossimo Governo di Genova si troverà a misurarsi.

Comunicato di Antonio Bruno: "Transitando senza soluzione di continuita’ dalla presidenza della Provincia al consiglio di amministrazione di banca Carige, Sandro Repetto sembra dimenticarsi che il 6 e il 7 maggio ci saranno nuove elezioni. Verrà eletto un nuovo sindaco, un nuovo consiglio e una nuova maggioranza siederà sui banchi di Tursi. Il nuovo consiglio deve sentirsi commissariato e vincolato dalle decisioni (sbagliate) sulle grandi opere? I nuovi eletti troveranno tempo di leggere le conclusioni del dibattito pubblico sulla gronda autostradale di ponente che suggerivano di fare opere importanti come il nodo di San Benigno?
E quando si accorgeranno che il nodo di San Benigno non si farà più e a Genova Ovest arriveranno sempre due corsie di auto e Tir mischiati, dovranno starsene del fatto che i loro predecessori (non tutti) senza leggere il lavoro del dottor Bobbio hanno approvato il nuovo tratto autostradale Vesima – Bolzaneto?
E, cambiando argomento, se i nuovi consiglieri comunali sapessero far di conto e si accorgessero che spendere 6,3 miliardi di euro per due gallerie (lunghe 35 chilometri) per collegare ad alta velocità ferroviaria Fegino a Tortona è una follia, anche perchè si potrebbero far andare 200 treni in più nella linea dei Giovi con gli opportuni ammodernamenti e il collegamento con la bretella ferroviaria Voltri – Borzoli, spendendo solo 300 milioni?
Dovrebbero subire le decisioni cervellotiche e ideologiche e impastate di affarismo del consiglio precedente? Spero proprio di no."
(Angelo Guarnieri)

COMUNALI 2012 - Pier Claudio Brasesco

Pier Claudio Brasesco, Candidato in Consiglio Comunale per la lista Marco Doria
 Chi sono: ho 55 anni, sono felicemente sposato e ho due splendidi figli. Laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Geriatria, dal 1982 lavoro a Genova come medico di famiglia convenzionato, dedicandomi anche allo sviluppo della medicina del territorio ed alla formazione di colleghi e studenti. Da semplice cittadino ho spesso aderito e promosso iniziative di volontariato e cooperazione in ambito sociosanitario. Non sono iscritto ad alcun partito.
Perché mi candido: nel mio lavoro riscontro quotidianamente una domanda di assistenza e sostegno, in particolare nelle persone anziane, che va al di là degli specifici problemi di salute. Questi bisogni comuni e diffusi il più delle volte non trovano risposte nei servizi e neppure nella società.
Per farvi fronte con le risorse disponibili è necessario sviluppare una maggiore interazione fra sistema sanitario e sociale, capace di sostenere le persone nelle situazioni di difficoltà. Occorre inoltre promuovere una migliore qualità della vita e della convivenza nei diversi ambiti urbani.
Il mio impegno: in Consiglio Comunale mi propongo di sollecitare un’attenzione permanente al ben-essere delle persone in tutte le politiche della città e di sostenere progetti che favoriscano l'integrazione sociosanitaria, la salute, l'equità di accesso ai servizi per tutti i cittadini. Continuando a lavorare come medico di famiglia.
Il mio slogan è: un impegno per la salute

COMUNALI 2012 - Elena Fiorini

Elena Fiorini, lista Marco Doria per il Consiglio Comunale
Chi sono: dal 1997 sono un avvocato, dopo essere stata educatrice in un centro per minori nel Centro storico, "Il Ce.sto", per dodici anni. Lavorando nel sociale, come responsabile di una struttura che ogni anno si occupa di più di duecento minori (curando sia il lavoro con i ragazzi e le famiglie, ma anche le relazioni con i servizi e con le istituzioni, tra cui il Comune di Genova) mi sono laureata in giurisprudenza. L'attenzione ai bisogni delle persone e l'allenamento alle relazioni, all'analisi e allo studio, al sapere sfruttare bene poche risorse, vissuti nel lavoro sociale, sono un bagaglio che porto con me: come avvocato mi occupo di diritto penale, diritto di famiglia e dei minori e di diritto dell'immigrazione e credo che chiunque abbia diritto ad una tutela legale di qualità. Spesso tutelo donne e bambini, vittime di maltrattamenti e violenze sessuali. Sono inoltre esperta di diritto dell'immigrazione, una materia complessa e oggi fondamentale, e sono la referente ligure dell'A.S.G.I. (Associazione per gli studi giuridici sull'Immigrazione); ho curato corsi di aggiornamento in materia di diritto dell'immigrazione diretti a avvocati, magistrati, assistenti sociali, mediatori culturali, educatori ed operatori sociali.
Sono anche una mamma e una compagna (siamo una coppia di fatto) e i miei bambini, Marin (nome albanese, perché concepito mentre facevo l'osservatrice alle prime elezioni del Parlamento del Kosovo per l'OSCE -Organization for Security and Co-operation in Europe) e Gregorio, hanno undici e sette anni. Presiedo il Comitato Genitori della loro scuola.
Perché mi candido e chiedo il tuo voto:Desidero contribuire con competenza, idee, energie ed esperienza allo sviluppo della mia città, con assoluto spirito di servizio: non ambisco a poltrone né a gettoni, come credo testimoni la mia storia personale.
Stimo molto Marco Doria, con il quale condivido un’idea e un progetto di città e, quando mi ha chiesto di candidarmi, ho valutato le mie competenze ed esperienze, e ho pensato che ho l'energia e la maturità per metterle a frutto a servizio della mia città. Ho una vita quotidiana come quella di tante altre donne, porto i figli a scuola, pago la mensa scolastica, prendo l’autobus, faccio la spesa, sono ben consapevole, insomma, di cosa sia vivere a Genova. Al tempo stesso ho esperienza e competenza giuridica, e per professione e per carattere sono abituata a confrontarmi con le persone più diverse, a portare avanti istanze e richieste, ma anche a mettere d’accordo e a mediare.
Tutti i giorni ho a che fare con i problemi delle persone, anche molto seri, e il mio mestiere, che credo di fare bene, è risolverli o, almeno, cercare la migliore soluzione possibile in situazioni complesse. Per questo ti chiedo di votarmi
Il mio impegno sul programma:Voglio una Genova che offra una buona qualità di vita quotidiana alle famiglie e alle persone, una città che si preoccupi di includere e tenere insieme i suoi cittadini, creando opportunità e un contesto accogliente per tutti: le tensioni sociali, infatti, trovano minor spazio in un contesto di appartenenza e partecipazione.
Desidero una città europea e mediterranea, con maggiori opportunità di lavoro per tutti, che valorizzi il suo essere affacciata sul mare ed aperta agli scambi e al nuovo e le differenze culturali e religiose tra le persone siano una risorsa per la città.
Voglio una politica cittadina che sia capace di non lasciare indietro nessuno: la priorità di un Comune che funziona deve essere pensare politiche serie per minori in difficoltà, anziani, disoccupati e per tutte le persone che rischiano di rimanere sole e ai margini.
Se sarò consigliere comunale, mi impegnerò anzitutto sulle tematiche che conosco meglio: la conservazione dei servizi per la persona e la loro qualità, gli asili e le scuole materne, le mense scolastiche, gli spazi verdi, le politiche per le famiglie, i nuovo cittadini e la loro costruttiva partecipazione ad una città in cui si respiri un'aria internazionale e dove si viva con piacere il proprio quotidiano e dove legalità e sicurezza ci siano davvero per tutti.

COMUNALI 2012 - Emanuela Massa

Emanuela Massa, candidata in Consiglio Comuanle per la lista Marco Doria
Sono Emanuela Massa, 45 anni, 3 figli, sposata, una laurea in architettura.
Sono stata educata a sentirmi responsabile di ciò che mi accade intorno, a prendermene cura, ad esprimere le mie opinioni. Il mio primo grande interesse è stata la scuola, che mi ha vista impegnata negli organi collegiali fin dai tempi del liceo, oggi ho un ruolo di primo piano in una delle principali associazioni di rappresentanza dei genitori. Proteggere la scuola statale, la scuola della Repubblica, per me vuol dire, prima di tutto, salvaguardare la democrazia. Nel 2010 ho avuto l'opportunità di descrivere il mio punto di vista nel libro “Pensieri Sottobanco: la scuola raccontata alla mia gatta”, in cui, a più mani, si descrive una scuola che non c’è, ma che potrebbe, anzi dovrebbe essere. I diritti di autore sono integralmente devoluti ad Amnesty International e alla Casa della Legalita’ di Genova. Dal 2006 sono impegnata nel volontariato orientato alla tutela e alla promozione dei diritti umani, in particolare curo e realizzo progetti di Educazione ai Diritti Umani rivolti agli studenti delle scuole genovesi. E' una grande occasione, perché l'educazione ai diritti umani punta ad indurre i ragazzi ad assumere atteggiamenti e comportamenti che li conducano al rispetto di sé e degli altri in ogni circostanza e a prescindere da qualunque differenza di sesso, etnia, religione, fede politica ecc. L'obiettivo è quello di crescere adulti tolleranti, inclusivi, amanti della pace, liberi nel pensiero anche dalle istituzioni. Solo una cultura diffusa su questi temi riuscirà a produrre quel cambiamento di passo che vorrei vedere nel nostro modo di vivere di rapportarci con l'amministrazione. Sono una donna sportiva, con una vera passione per la corsa, credo nello sport come strumento capace di diffondere concretamente i concetti di giustizia, onestà, rispetto delle regole, spirito di gruppo, solidarietà e penso che investire negli impianti sportivi comunali sia importante, non solo per gli atleti, ma per la città in generale, perché offre occasioni di incontro e di socialità ad una cittadinanza che vive sempre più sigillata nella realtà della propria sfera familiare e lavorativa. Sono interessata ai temi della decrescita e dell’economia etica. Nel 2009, con un gruppo di amici, ho fondato un Gruppo di Acquisto Solidale. Penso che il consumo responsabile sia uno strumento capace di favorire realtà produttive che, con i loro prodotti e servizi, contribuiscono a costruire un mondo più giusto e sostenibile. Credo nella democrazia dal basso e nell’importanza di favorire la partecipazione, per questo sono impegnata in diversi coordinamenti di cittadinanza attiva, nella consapevolezza che la personale assunzione di responsabilità nei confronti di ciò che accade, la promozione e la tutela dei diritti di tutti, siano la strada giusta per indurre il cambiamento che vorrei vedere intorno a me.

COMUNALI 2012 - Anna Maria Milani

Anna Maria Milani, candidata in Consiglio Comunale nella lista Marco Doria
Che esperienza fare campagna elettorale e nel gruppo di Marco Doria ! Ero già abituata a lavorare in gruppi per un impegno comune ma erano, comunque, gruppi di “specialisti” su temi specifici. Per una candidatura a Consigliere Comunale parlare con le persone,”scalzare” l'apatia verso la politica e la disillusione è stata tutta un'altra cosa. Incontrare negozianti, operai, ragazzi - gente comune e varia - è stata un'esperienza diversissima; la cosa che più mi ha colpita è stata scoprire come ci sia molta più disponibilità al dialogo da parte delle donne (circa il 90%) mentre gli uomini hanno dimostrato idee preconcette e meno speranza nel futuro. Occorre recuperare un sano impegno civile perché la politica sia fatta da noi e non subita !
Chi sono: Anna Maria Milani, architetto libero professionista, mi sono specializzata in architettura del paesaggio, e centri storici. Mi occupo di restauro e recupero del territorio.
Ho collaborato con le Soprintendenze per i Beni Architettonici della Liguria e del Piemonte e quale membro integrato in varie Commissioni Edilizie dell'hinterland genovese.
Il mio l'impegno si è espresso anche in attività di volontariato in Associazioni per la tutela dei beni culturali e per le problematiche sindacali della professione.
Mi piace cucinare e suonare la fisarmonica.
Perché mi candido e chiedo il tuo voto: perché credo di poter contribuire a creare una migliore qualità della vita in città, perché penso che occorra ascoltare le reali esigenze dei cittadini e non gli interessi di pochi privati, perché si deve fare ancora tanto nel rispetto dell'assetto idrogeologico del nostro bel territorio.
Il mio impegno per il programma:Per migliorare la vita in città: riqualificare i suoi spazi urbani e far riconoscere i beni culturali che la qualificano.
Per un diverso rapporto tra cittadino e istituzioni: semplificare le procedure burocratiche per riprendere la volontà del “fare” e produrre nuove occasioni di lavoro.
Per valorizzare la macchina comunale: riconoscere le sue professionalità e riportare l'Amministrazione a gestire la cosa pubblica.

COMUNALI 2012 - Caterina Pizzimenti

Caterina Pizzimenti, candidata in Consiglio Comunale per la lista Marco Doria
Chi sono: Ho 46 anni, ho due figli, vivo nel quartiere della Maddalena del Centro Storico. Ho sempre fatto attività politica in associazioni e comitati, nella LILA negli anni ’90, poi nell’Associazione Ambulatorio Internazionale Città Aperta che garantisce assistenza sanitaria gratuita agli stranieri non in regola con il permesso di soggiorno. Dal 2001 sono presidente di questa associazione. Lavoro come biologa alla Bruschettini s.r.l.. Sono sempre stata iscritta alla CGIL, e dal 2005 sono delegata sindacale dell’RSU.
Perché mi candido: Da comune cittadina sono attenta alle cose che succedono intorno a noi e ho sempre pensato che l'amministrazione comunale debba essere in continuo contatto con i cittadini per capire come meglio agire. Vivo alla Maddalena, un quartiere con delle risorse enormi ma abbandonato al degrado. Negli ultimi anni mi sono impegnata in un progetto di città partecipata nel quartiere dove vivo, insieme ad altri abitanti nel gruppo dei “Liberi cittadini della Maddalena”. L’età dei miei figli, oggi di 6 e 10 anni, e l’attività come presidente del comitato genitori della scuola Daneo, mi ha avvicinato ai problemi delle scuole dell’infanzia prima e elementari dopo. In questo settore c’è molto da fare per consolidare ed ampliare la qualità del servizio offerto.
Perché chiedo il tuo voto: Su queste tematiche ho trovato piena sintonia di vedute con Marco Doria. Ho contribuito, per quello che mi è stato possibile a far crescere il suo progetto di città. Con questa candidatura intendo proseguire nel mio impegno in particolare per far crescere una idea concreta di citta partecipata, in particolare nei quartieri e nella scuola, dove i cittadini non siano solo spettatori ma possano esercitare forme efficaci di cittadinanza attiva.
Il mio slogan è: Un impegno X la partecipazione

COMUNALI 2012 - Eugenio Restani

Eugenio Restani, Candidato in Consiglio Comunale per la lista Marco Doria
Non sono un politico
sono un operaio prestato alla politica
provengo da un mondo che è abitato da persone
che usano le mani per produrre
spesso a questo uniscono il ragionamento, il pensiero, all'azione
a volte il cuore, la passione
e quando questa combinazione di elementi si miscela,
si genera una preziosa magia:
"la consapevolezza che la ricchezza prodotta
(Marx la definirebbe plusvalore)
va oltre l'aspetto economico:
la presa di coscienza che il lavoro è la condizione necessaria
per l'emancipazione individuale
e della società nel suo insieme"
lavoro-dignità-diritti
questo è quello che ci piacerebbe ottenere