mercoledì 2 maggio 2012

OLI 341: LETTERE - Antonio Bruno: un comunicato da leggere

Ho incontrato nella rete un comunicato di Antonio Bruno, consigliere del Partito della Rifondazione Comunista, all'opposizione nella passata amministrazione comunale, ora candidato nella lista della Federazione della Sinistra, che sostiene Marco Doria.
Mi sembra utile farlo conoscere, per aumentare la consapevolezza per l'esercizio democratico del voto e per interrogarci costruttivamente su alcune questioni nodali sulle quali il prossimo Governo di Genova si troverà a misurarsi.

Comunicato di Antonio Bruno: "Transitando senza soluzione di continuita’ dalla presidenza della Provincia al consiglio di amministrazione di banca Carige, Sandro Repetto sembra dimenticarsi che il 6 e il 7 maggio ci saranno nuove elezioni. Verrà eletto un nuovo sindaco, un nuovo consiglio e una nuova maggioranza siederà sui banchi di Tursi. Il nuovo consiglio deve sentirsi commissariato e vincolato dalle decisioni (sbagliate) sulle grandi opere? I nuovi eletti troveranno tempo di leggere le conclusioni del dibattito pubblico sulla gronda autostradale di ponente che suggerivano di fare opere importanti come il nodo di San Benigno?
E quando si accorgeranno che il nodo di San Benigno non si farà più e a Genova Ovest arriveranno sempre due corsie di auto e Tir mischiati, dovranno starsene del fatto che i loro predecessori (non tutti) senza leggere il lavoro del dottor Bobbio hanno approvato il nuovo tratto autostradale Vesima – Bolzaneto?
E, cambiando argomento, se i nuovi consiglieri comunali sapessero far di conto e si accorgessero che spendere 6,3 miliardi di euro per due gallerie (lunghe 35 chilometri) per collegare ad alta velocità ferroviaria Fegino a Tortona è una follia, anche perchè si potrebbero far andare 200 treni in più nella linea dei Giovi con gli opportuni ammodernamenti e il collegamento con la bretella ferroviaria Voltri – Borzoli, spendendo solo 300 milioni?
Dovrebbero subire le decisioni cervellotiche e ideologiche e impastate di affarismo del consiglio precedente? Spero proprio di no."
(Angelo Guarnieri)

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