sabato 26 aprile 2014

OLI 405: PROGETTI EUROPEI - Dai nuraghi all’Unesco

A saper cercare bene nei Progetti Europei trova spazio proprio tutto e le risorse non sono mica poche.
Il dipartimento di Genova dell’Istituto di Tecnologie Didattiche del CNR ha scovato una rarità della cultura italiana : ”l canto a tenore sardo”, una tradizione non recensita da alcun manuale, non scritta, ma tramandata oralmente. Col termine “tenore” si intende sia il canto stesso, sia il coro di quattro cantori che lo esegue, il solista canta un testo poetico in lingua sarda mentre gli altri tre cantori ne accompagnano il canto con sillabe nonsense e suoni. Il Canto a tenore dei pastori del centro della Sardegna, in Barbagia, è stato inserito dall'UNESCO nella Lista del Patrimonio Immateriale dell'Umanità, nell'anno 2006, dopo l’Opera dei pupi, il secondo bene intangibile italiano tutelato dall’Unesco per far conoscere al mondo e salvaguardare l’enorme patrimonio della cultura popolare di tradizione orale, come la musica e le danze, forme rituali e mitologiche, un patrimonio, proprio perché orale, facilmente vulnerabile Etichettato come solo folklore.
Il canto a tenore si è tramandato in Sardegna attraverso i secoli: la prima testimonianza in una zona nuragica della Barbagia con un bronzetto VII secolo a.C., che raffigura un cantore con una mano appoggiata sul mento e l’altra sull’orecchio con due dita che piegano la cartilagine, nella tipica postura dei tenores. La performance di questo particolare canto con il gruppo  “Tenore Montalbo” di Siniscola, Nuoro, negli spazi del nuovo Mercato del Carmine, tempo fa a Genova, festeggiata con trofie al pesto dal Comune di Genova, ricercatori del CNR e funzionari di Bruxelles nell’ambito di un incontro del progetto i-Treasures, a cui Itd-Cnr partecipa accanto a numerose altre istituzioni europee. Obiettivo, salvaguardare e contribuire a trasmettere il know-how di espressioni artistiche 'intangibili’ (Intangible Cultural Heritage), di cui spesso rimangono depositarie solo le generazioni più vecchie e la cui memoria rischia di andare perduta nel giro di pochi anni. Nasce così l’idea di utilizzare le nuove tecnologie per conservare questo raro sapere e metterlo a disposizione di chiunque voglia impararlo, anche sul web. “Non si tratta solo di digitalizzare contenuti culturali”, spiegano all’Itd-Cnr, “'i-Treasures’ mira infatti a utilizzare tecnologie come sensori multimodali, tecniche per catturare gli aspetti più caratterizzanti delle singole espressioni artistiche. Ora proveremo a mapparne voce e movimenti attraverso la messa a punto di un particolare iper-elmetto, uno strumento dotato di microfoni, sensori vocali, ottici e di movimento. Tecnologie che aiuteranno a indagare le capacità dell’apparato vocale durante il canto ma anche a far emergere le 'pratiche nascoste’ che lo caratterizzano, magari non direttamente percepibili dai nostri sensi, ma tramandate di generazione in generazione”.
L’Europa è anche questo, che ci piaccia o no. Pure Frank Zappa a Peter Gabriel sono impazziti per la voce primordiale dell’isola.
(Bianca Vergati)
 

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