sabato 5 aprile 2014

OLI 403: COMUNE - Se alle affissioni hanno perso la strada


Compaiono ogni tanto grandi manifesti scritti fitti fitti della Direzione Urbanistica del Comune di Genova, comunicazioni che riguardano progetti edilizi, loro varianti o approvazioni. In gran spolvero e a tutto campo sono affissi nello spazio solitamente dedicato agli avvisi  “in caso di nevicata a alluvione”, elezioni: la comunicazione è abbondante, alla lettura pare esaustiva e puntuale e qualche curioso lo vedi soffermarsi colpito da tanto scritto. Dopo poco però il solerte cittadino si allontana e pensi forse è troppo complicata la questione.
Non è soltanto questo. Il punto è che lo zelante lettore, di solito è un passante che abita nei dintorni: che cosa potrà importargli di leggere se si tratta di un progetto dall’altra parte della città? Peccato, non si guarda al di là del proprio orticello, si dirà. La cosa più strana è però che i manifesti che vengono affissi non sono riferiti al territorio in cui li trovi, no, si riferiscono molto spesso ad un altro quartiere.
A novembre c’era in via Gianelli, a Quinto, un manifesto che riguardava piazza Leonardo da Vinci, Albaro, ma in Albaro non ve n’era traccia e nessun ufficio pareva sapere a che cosa ci si riferisse: la delibera a riguardo è poi comparsa in Consiglio Comunale, mentre qualche settimana fa in Albaro due manifesti riguardanti la Valbisagno, nella foto i manifesti in via De Gaspari, dietro s'intravede il parco dell’ex ambasciata russa.
(Bianca Vergati - foto dell'autrice)

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