martedì 7 febbraio 2012

OLI 330: PRIMARIE - Sindaci e sponsor

“Votate Roberta, solo lei può essere il sindaco di tutti”, e non è una persona qualunque a dirlo. Chi invita a votare Pinotti è Beppe Pericu, l’apprezzato sindaco del G8, che chiude l’incontro con i simpatizzanti Pd all’hotel Rex, il 2 febbraio, in Albaro, dove l’ex sindaco abita. “Urge mobilitazione per le Primarie, gli altri votano tutti e compatti, attenti”. Stima a parte per il professore outsider, conclude.
La candidata è raggiante come a inizio serata quando aveva solcato la sala, stringendo la mano con affabilità a tutti i presenti: un diciottenne con il padre assessore, il resto di mezz’età e oltre e politici prossimamente inoccupati, tra cui la consigliera comunale prima in lista alle ultime amministrative come giovane donna, su proposta di Emilyguria, centro di formazione politica al femminile all’insegna di più potere in rosa, tema caro alla sua presidente Roberta Pinotti.
Una meteora di associazione forse, se il sito è aggiornato al 2009, visitando infatti www.Emilyguria.it in onore al “genere" si segnalano http://www.donneinrete.com/, con indirizzo desueto, che rimanda a tutt’altro e http://www.noidonne.org/, giusto! E naturalmente la newsletter della candidata.
Sotto lo sguardo affettuoso di chi non ha mai digerito la Marta, rea di aver proclamato a gran voce discontinuità nei confronti del predecessore, la senatrice, sicura del territorio amico, esordisce scandendo che non esiste un sindaco per tutte le stagioni , affabula la platea con un racconto familiare, le figlie inquiete all’idea di mamma–sindaco.
Spiega la composizione della sua squadra in cui vorrà persone di altissimo livello per un Comune amico, evocando varie consorterie non utilizzate, dal volontariato alle teste pensanti...
L’Amministrazione oggi mostra d’essere respingente, invece bisogna mettersi in sintonia con il cittadino e lei pensa di avere tutte le caratteristiche per farlo.
“Ho un’esperienza nazionale presso i Ministeri, ho voce presso Amministratori delegati” sottolinea.
Confessa che non ci aveva pensato proprio a candidarsi, altri gliel’avevano suggerito. Chi sarà mai? E arriva la domanda scomoda: qualche elettore ha chiesto al direttore del principale giornale cittadino se non ci sia un input da segreterie romane, vista la campagna a tambur battente in suo favore. Lei che ne pensa?
Roberta interdetta, dice di non capire e comunque è la prima volta che sente qualcosa del genere, guardandosi intorno forse a cercare volti amici come Beppe, finalmente arrivato.
Le si chiede pure di confermare la sua opinione sui giovani genovesi che aveva espresso al Teatro della Gioventù, ovvero che “I ragazzi di Genova sono comodi, preferiscono un posto fisso malpagato ad uno incerto ma con delle prospettive”, citando l’ Istat. Era parsa concorde con questa analisi, e le si domanda con quali giovani si è confrontata, mentre l’indagine pare introvabile.
“L’indagine è di due anni fa” precisa la Pinotti, ma c’è un malinteso: al contrario lei è dispiaciuta di tali risultati, e racconta entusiasta di un trentenne, che ha messo su una bell’azienda invece di andare in discoteca a vent’anni.
Risponde in ossequio al trend di questi giorni, addosso ai mammoni, alla faccia di statistiche e precari.
E all’anziano signore, che candidamente confessa di non votare per questa parte ma è venuto per sapere quale sarà la sua priorità, dichiara con enfasi: “Subito le manutenzioni, la battaglia delle battaglie!”
Bella serata.
(Bianca Vergati)

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