martedì 31 gennaio 2012

OLI 329: VERSANTE LIGURE - ITALIANI A PRESCINDERE

Eroici Ahmed, Horacio,
Aisha, Lazarillo:
“L’Italia è il nostro spazio!
Cittadinanza è bello!”
pur con il duro dazio
di aver, fra capo e collo,
connazional Borghezio
ed anche Beppe Grillo.


Versi di ENZO COSTA
Vignetta di AGLAJA
.

8 commenti:

  1. Linko una risposta di Grillo ad alcune delle accuse che gli sono state mosse dalla stampa, tra le quali quella di essere contrario alla cittadinanza dei figli di stranieri nati sul suolo italiano. La mia personale formazione antinazionalista vedrebbe come soluzione dell'annoso problema la eliminazione del concetto di cittadinanza, ma mi rendo conto che è un concetto fantascientifico per i tempi correnti. Forse in un'altra vita ...

    http://www.beppegrillo.it/2012/01/la_soluzione_se/index.html

    Stefano De Pietro.

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  2. Davanti ad una tale finezza di ragionamento, ad una simile articolazione di argomenti, posso solo inchinarmi al Beppe nazionale. Mi auguro accetti la reverenza, benché provenga da uno che è (anche) un pennivendolo di Repubblica e Unità, un progressista col culo degli altri, uno sputtanatore su piedistallo (l'amico Saleh, del quale leggo con piacere gli interventi sul secondo dei succitati quotidiani, forse - rispetto a me - potrà godere di una riduzione del 50% dell'epiteto). In ogni caso, ho capito il sofisticato concetto grillesco: quasi tutti i giornali e tutti i giornali di sinistra, meglio, di sedicente sinistra, diffondono merda. Lui, Beppe, dice la Verità. Ed è stato volutamente frainteso e travisato (questa l'ho già sentita in una versione fardata). Tutti i partiti fanno schifo, tranne il Movimento 5 Stelle, che non è un partito e che i pennivendoli dipingono in malafede come lacerato da alcuni dissensi. E comunque gli stessi militanti del Movimento 5 Stelle, che, da antinazionalisti, linkano le parole cosmopolite di Grillo, dicono che lui(che a suo tempo denunciò la vergogna dei confini patrii violati dagli invasori) esprime le proprie idee e non quelle del Movimento (che, si sa, senza Grillo sarebbe ugualmente nato e, oggi, altrettanto visibile). Ma avendo io letto ciò sulla stampa coprolalica, coprofagica ed asservita, magari non è vero. E anche i sondaggi di cui parla Grillo, in quanto diffusi dalla suddetta stampa, non saranno manipolati? Chi ci dice che in realtà il Movimento 5 Stelle non sia già al 75%? Tornando al tema dell'immigrazione, ho compreso perfettamente il raffinato pensiero del Nostro: ci sono molti buonisti ed ipocriti (mi scuso per le definizioni troppo poco offensive), uno dei quali è Fini che ora vuole la cittadinanza per i figli di immigrati nati qui ma che, anni fa, firmò la cosiddetta "Bossi-Fini". Al tempo stesso, il problema si può affrontare solo a livello europeo. Chiarissimo e lineare. Su tutto, il concetto base: porre all'attenzione il tema della cittadinanza serve solo a distrarre dai problemi veri. Condivido e rilancio: anche questo mio commento serve a distrarre dai problemi veri. Anche la mia rivelazione che questo mio commento serve a distrarre dai problemi veri, serve a distrarre dai problemi veri. Anche la mia rivelazione che la mia rivelazione che questo mio commento serve a distrarre dai problemi veri, serve a distrarre dai problemi veri, ecc. etc.

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  3. Infatti, senza Grillo, avremmo avuto a disposizione questo tipo di stampa:

    http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2011/05/21/AO2ZBwV-grillini_genovesi_sansa.shtml (avevamo appena finito di dire al giornalista che NON avevamo avuto alcun contatto con Sansa per questa candidatura, ma tant'è lui doveva scriverlo, e se n'è andato con le testuali parole "comunque io domani scriverò che candidate Sansa"), Inoltre, a maggio 2011 il M5S a Genova non era ancora formato, per cui non sarebbe stato possibile indicare un candidato sindaco eletto in una assemblea pubblica di una "cosa" che non c'è. Sarà l'abitudine a considerare la politica una faccenda sporca, che si gioca nei corridoi dei soliti palazzi del potere. Invece, sorpresa! Non è così.

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  4. Convengo tre volte: se un giornalista si comporta scorrettamente, tutti i giornalisti sono scorretti. Il Movimento 5 Stelle, riguardo l'attenzione ed il consenso derivati dall'avere Grillo come primo motore immobile, ha più costi che guadagni: senza Grillo, sarebbe alle stelle di popolarità e consenso. E, soprattutto, convengo sul silenzio-assenso: l'idea che tutta la stampa, specie quella di sinistra o sedicente tale, sia composta di pennivendoli, propagatori di merda, progressisti col culo degli altri, è un'idea, oltre che molto raffinata, trasudante Verità.

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  5. Ho avuto a che fare direttamente due volte con i giornali, parlando di politica. La prima volta a vent'anni, col Giornale dell'allora Montanelli, che riuscì a scrivere che stavamo facendo lo sciopero (come studenti) per appoggiare non ricordo quale battaglia controlaguerraelosfruttamentodelproletariato, quando era uno sciopero per il riscaldamento spento a metà dicembre. Una seconda con questo articolo ridicolo appena citato. Forse sono particolarmente sfortunato.

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  6. Di recente, mi pareva di aver letto e visto altri articoli, servizi, interviste su giornali e tv ad esponenti del 5 Stelle genovese (forse, in qualche caso, te compreso): magari mi sbaglio, magari restano in mente solo le cose non soddisfacenti. A prescindere dal discorso politico-elettorale, mi sembra di ricordare un tuo elogio della televisione del Vaticano: lo avevo preso come una valutazione sincera, non come una complicità con il Potere Forte d'oltretevere che non paga l'Ici. Personalmente, come lettore, mi capita di cogliere l'approssimazione di questo o quel giornale, anche di quelli che più gradisco, anche di quelli ai quali collaboro, anche di blog e newsletter, anche di Oli. A volte, quando questa approssimazione mi sembra particolarmente grave, me ne rammarico e la critico; a volte, quando la trovo più sopportabile, provo a comprendere cosa possa averla determinata. Sempre mi sforzo, però, di evitare condanne generalizzate all'ingrosso, di emettere sentenze sommarie per categorie all'insegna di una dietrologia facile. E non smetto mai di considerare che nella vita, nel lavoro, nelle relazioni, ognuno di noi può, involontariamente e per forza di cose, risultare approssimativo, senza che questo lo renda degno di epiteti scatologici o peggio. Ovviamente, l'approssimazione, il falso, la scorrettezza per malafede e dolo, sono un altro discorso che - ancora di più - non ammette generalizzazioni, ma specifiche denunce penali. Poi, se c'è chi si consola dalle semplificazioni dei media apprezzando l'attenzione alle sfumature, la precisione lessicale, la cura nei dettagli nel raffigurare le posizioni altrui che sono tipiche di Beppe Grillo, non discuto.

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  7. Da Paola Pierantoni: C’è un’ambiguità di fondo – è il mio parere – nel rapporto tra Beppe Grillo e movimento 5 stelle, perché è oggettivo il ruolo di Grillo nella nascita del movimento, nella sua diffusione e popolarità, e quindi nella messe di voti che potrà raccogliere. Questo ruolo non può essere esorcizzato rivendicando una verginità / rifiuto di qualunque ruolo di leadership. Meglio sarebbe prenderne atto e farne esplicito oggetto di discussione interno e pubblico. Quindi bene assai che ci sia stata discussione interna sulle dichiarazioni di Grillo sulla questione dello “ius soli”.
    Nel merito: l’affermazione che la questione della cittadinanza non sia una priorità è risibile: priorità per chi? Rispetto a quale sistema di riferimento? Favorire la piena appartenenza di giovani persone ad un paese che soffre la maledizione di “non essere un paese per giovani”, non è una priorità? Il tasso di natalità in Italia, dati 2010, era tra i più bassi di Europa: 8,01per mille. La media europea era 9,82; in Francia 12,43; in Svezia 10.14; in Norvegia 10,89. Se si va in Turchia saliamo al 18,28. Se volete divertirvi con la natalità andate sul sito :
    http://www.indexmundi.com/g/g.aspx?v=25&c=ei&l=it

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  8. Cara Paola, sottoscrivo integralmente. "Ambiguità di fondo" mi sembra una definizione appropriata, anche se lievemente edulcorata (usassi un linguaggio appena appena grillesco, direi che è una furbata della casta dei seguaci degli ex comici già sovvenzionati da noi teleabbonati del servizio pubblico, ma non lo faccio). Dato che non mi piacciono le posizioni fanatiche, anche su iniziative che condivido, ne approfitto per specificare che, a proposito dello ius soli, a mio parere è giusto discutere riguardo le condizioni minime per l'attribuzione della cittadinanza (gli anni di permanenza dei genitori nel nostro paese, un qualche percorso scolastico già compiuto dal bambino, eccetera).

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