martedì 22 novembre 2011

OLI 321: LETTERE - Burlando e le Cinque Terre

Ex parcheggio di Vernazza - dalla trasmissione Presa diretta di Rai3
L’alluvione ligure è andata in onda a Presa diretta di Rai3, con servizi da Genova e dalle Cinque Terre. Nicola Rollando, che ha ospitato e guidato la giornalista a Vernazza, dovrebbe condividere le sue pregevoli riflessioni con i “colleghi cittadini” per verificare quanti come lui, eventualmente silenti, possano attivarsi per determinare un cambiamento nelle politiche di gestione del territorio.
Tra quanto d’importante detto da Rollando a proposito di Vernazza, si cita: "questo è un paese di trecentocinquanta anime che in estate arriva a contare oltre settemila presenze... i nostri vecchi nel tempo hanno portato la terra dal mare sulle colline per consolidarle e mettere in salvo il paese... noi abbiamo smesso di farlo preoccupandoci invece di far arrivare in questi luoghi persone che non siamo in grado di proteggere...".
Con diversi stili e approcci, negli anni è stato detto e scritto tutto ciò che potesse essere utile e pure superfluo a proposito di “turismo (in)sostenibile” e “cementificazione” alle Cinque Terre; ciononostante, un'ampia fetta di informazione e di cittadini, ragionando del "disastro" di Monterosso e Vernazza, precisa trattarsi di "luoghi in cui non si può dar colpa alla cementificazione perché non c'è mai stata".
Vernazza dopo l'alluvione (fonte Il Secolo XIX)
A Monterosso e Vernazza in un modo o nell'altro sono saltati i torrenti sottostanti le vie principali dei borghi; anche Manarola e Riomaggiore hanno parcheggio e strada, anche Manarola ha avuto in passato la sua alluvione (dall’O.C.C. Tribunale della Spezia): “le provviste di denaro reperite illecitamente venivano impiegate non solo per consolidare il consenso politico davanti alla collettività, finanziando opere pubbliche ad alto impatto visivo”... (è il caso di via Discovolo in cui il denaro erogato invece di essere speso per consolidare la soletta in cemento danneggiata dall’alluvione, venivano spesi in parte per rifare la pavimentazione e l’illuminazione, peraltro interventi esplicitamente esclusi dal finanziamento), ma anche per sistemare questioni di carattere privato oppure per favorire l’amico, il parente o la persona dalla quale poi si possono ottenere protezioni e favori.”
Per quale ragione, dopo uno tsunami giudiziario e uno “naturale”, la retorica del "Paradiso delle Cinque Terre" continua a sopravvivere? Durante il periodo dell’alluvione non si è sentita la voce del Parco (commissariato da oltre un anno) che infatti continua a svolgere funzioni di agenzia di viaggi, al più di ufficio di collocamento, certo non di “authority di tutela del territorio”. Anche dopo aver dismesso "il faraone"...
 (fonte Il Secolo XIX)
A Genova, a causa dell’alluvione, è in fase di dismissione il sindaco Vincenzi: scaricata anche lei secondo i retroscena dei quotidiani da Burlando che, a sua volta, non è immune da responsabilità in questo (nuovo commissario della stessa emergenza di cui era già commissario dal 2007 - nomina Prodi) e in altri contesti: è lo stesso uomo che difende e promuove le centrali a carbone di Vado e La Spezia, che ha sostenuto e dismesso il "faraone", che ha picconato la provincia di La Spezia quando era in bilico. L'uomo dev'essere fatto di buon cemento armato per resistere ai contromano e agli tsunami naturali e giudiziari. Forse finché ha soldatini da sacrificare? Sopravvivrà all’auto-commissariamento?
Approfondimenti:
Turismo sostenibile/tutela territorio: http://www.speziapolis.org/dp/sostenibile/amantea_2008.pdf
Inchiesta giudiziaria: http://speziapolis.blogspot.com/p/inchiesta-5-terre.html
Ambientalismo: http://speziapolis.blogspot.com/2010/10/legambiente-vergogna.html
(Daniela Patrucco)

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