martedì 15 novembre 2011

OLI 320: CITTA' - Staglieno e la morte della decenza

- E’ quello il tempio laico?
- Vuole dire il container? – risponde l’uomo all’ingresso – perché noi lo chiamiamo così… - sorride sarcastico
- Ma è terminato?
- Sì, certo! E’ terminato. Dal progetto sembrava un’altra cosa… invece è venuta fuori quella roba lì! - Lo sguardo schifato indica la distanza non solo fisica tra lui e il grande cassone.
La struttura, un solido triste e grigio è privo di finestre, solo anonime porte lignee ne interrompono la monocromia avvilente.
In quel luogo, a Staglieno, si raduneranno i congiunti di chi non si riconosce in alcuna fede. Ma ad un primo sguardo – l’interno è inaccessibile – il progetto realizzato anziché accogliere, allontana, respinge, avvilisce.
Chi vorrebbe dare l’estremo saluto in quel capannone?
Quale pensiero creativo ha guidato il disegno?
E quanto sono costati progetto e realizzazione?
Staglieno – cimitero monumentale di Genova – offre a fine ottobre un’immagine generalmente piacevole. Le tombe sono cosparse di fiori ed anche quelli finti, ad una certa distanza, fanno la loro figura. Tra i viali si incontrano piccoli gruppi di visitatori che, foglietto alla mano, cercano defunti dispersi. I parcheggi attorno al cimitero sono stracolmi e i vigili vigilano. E’ un pienone di gente che non deve comprare nulla, se non fiori.
Un pannello all’ingresso ricorda tombe storiche di eroi patri e letterati. Un’altra locandina, slogan su sfondo rosso IL COMUNE AMICO DEI CITTADINI, segnala il programma di viste guidate. E la gente fluisce leggera, chiacchiera, passeggia, pulisce le tombe come il tinello di casa e le arreda di fiori.
Il tinello di casa, appunto. Perché nei servizi del cimitero di Staglieno - quelli del COMUNE AMICO DEI CITTADINI, poco distanti dall’ingresso - è meglio non entrare. Sono oltre il confine politico che indica il baratro di una gestione inconsapevole. Quella che non può o non vuole considerare che anche i cessi – non si potrebbero definire altrimenti – fanno parte del “pacchetto turistico” di uno dei cimiteri più importanti d’Europa. 
E forse nell’indicare un programma di visite guidate andrebbero presi in considerazione.
E comunque – vocazione turistica a parte – dovrebbero essere mantenuti con il massimo decoro nel rispetto di chi a Staglieno si ritrova con il proprio dolore.
Qui, tra le altre, anche la morte della decenza trova un suo spazio.
(Giovanna Profumo - foto dell'autrice)

4 commenti:

  1. "E quanto sono costati progetto e realizzazione?"
    Per saperlo, buona fortuna!

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  2. Ricordano, tristemente, i bagni delle scuole pubbliche che, a loro volta, rimandano alle istituzioni totali...
    Non avevo mai pensato ad un cimitero come ad una istituzione totale e tuttavia neppure le scuole dovrebbero rientrarvi...
    Peraltro avevo sempre pensato ai bagni solo in relazione alla loro funzione specifica...

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  3. Sono recentemente stata in Namibia. Sono rimasta colpita da come tutti i servizi pubblici, in qualunque posto ci fermassimo, fossero sempre puliti e piu' che presentabili. E ogni volta ho pensato a come sono i nostri. E a come rispecchino una mancanza di cura e di rispetto per il prossimo. La Namibia e' sicuramente un paese molto piu' povero del nostro, ma in molti sensi molto piu' ricco!
    Cristina

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  4. Buongiorno, vorrei far presente che sarebbe più corretto dire "mi piace/non mi piace" e non " bello/brutto". Capisco che siamo sempre guelfi contro ghibellini però il Tempio Laico può anche non piacere ma è scorretto giudicarlo brutto solo perchè, forse, le proprie conoscenze architettoniche sono insufficienti. Non devo difendere nessuno e men che meno il/la progettista (che non conosco)però mi sembra che come avviene sovente è mancata la comunicazione fra Comune e cittadini. Sicuramente alla base del progetto c'è un ragionamento, un pensiero, che rimane sconosciuto. La notizia sui servizi evidenzia, purtroppo,il sintomo di una gestione e sovente dell'uso sbagliato di un servizio comune. Molti utenti lasciano tracce evidenti del loro passaggio e gli incaricati della manutenzione sovente non le eliminano, inoltre chi dovrebbe controllare non controlla. Insomma tre comportamenti che dovrebbere essere virtuosi e concorrere al mantenimento decoroso di quel "servizio" si traduce invece in tre comportamenti incivili, o peggio, col risultato che si vede dalle fotografie.
    Pierre

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