martedì 18 ottobre 2011

OLI 316: ARCHIVI – Ehi, candidati a sindaco: sveglia!

Tutte le volte che ci si guarda in giro al di fuori dell’imbonimento mediatico, della monotona rappresentazione che gli attori titolati fanno della politica, si scopre la politica vera, quella che scorre nelle vene segrete del paese, grazie ad attori misconosciuti. Tra questi - lo avreste pensato? – gli archivisti.
La sintesi del problema, in pochissime parole, la dava Enzo Costa nel Lanternino pubblicato su La Repubblica del 15 ottobre col titolo: “Memoria zero”: “Nella scientifica riduzione degli organici degli archivisti c’è lo sprezzo di chi sgoverna per la cultura, rea di non essere commestibile. Ma forse di quella cosa superflua e fastidiosa che è il sapere, si prova ancora più gusto a tagliare quella cosa pericolosa che è la memoria. Elemento sgradito a quanti praticano la manipolazione delle menti. Il sogno osceno di un regime è che la protesta degli archivisti scompaia grazie alla sparizione degli archivi.”
Scopo dell’iniziativa dell’Anai (Associazione Nazionale Archivistica Italiana http://www.anai.org/anai-cms/) era fare appello all’opinione pubblica, unica sponda per uscire da un massacro compiuto nel silenzio e nell’indifferenza. Cercare di far capire che gli archivi hanno a che fare con la vita.
Il bellissimo opuscolo "... E poi non rimase nessuno." predisposto dall’Anai (ne consigliamo la lettura!) dice: “Gli archivi sono come i ricordi di una persona: tutti sanno che perdere la memoria è una delle peggiori tragedie”
Nella sala che accoglie l’incontro di Genova si radunano un centinaio di persone, tutti “addetti ai lavori”. Francesca Imperiale, della Soprintendenza Archivistica della Liguria dice “Gli interlocutori dovrebbero essere i politici, gli amministratori locali. Ma c’è indifferenza”.
Di fatto in sala non si vede l’ombra né di amministratori, né di politici. Unica presenza cittadina “di prestigio” è il presidente della Camera di Commercio.
A Milano, ci dicono, è andata diversamente: una sala piena di gente, inclusi i nomi di rilievo della città. Sarà il mondo di Pisapia …
"Archivio del Forum Antirazzista" salvato dalla Associazione ArFor
Francesca Imperiale insiste sull’importanza degli archivi non statali. Fondi fondamentali per la nostra identità, cultura, diritti, costituiti da una pluralità di soggetti.
A questo proposito qui a Genova abbiamo un grande problema in attesa di soluzione: il destino del Centro Ligure di Storia Sociale  che conserva fondi archivistici molto importanti.
Ma l’operatività del Centro è ferma ormai da diversi mesi, bloccata da una grave situazione debitoria che ne impedisce l’attività.
"Arch. Coord. Donne FLM" salvato dalla dispersione da "Generazioni di donne"
Ci si augura che i contatti in corso con l’Amministrazione Comunale vadano a buon fine. Il rischio altrimenti è che venga dispersa la memoria della storia del movimento operaio genovese. Ad esempio la Cgil vi ha depositato il suo archivio storico. E singole associazioni hanno affidato al Centro Ligure la memoria di esperienze importanti, salvando documentazioni preziose dalla dispersione e dalla rovina a cui sarebbero andate incontro a causa della disattenzione e incuria dello stesso sindacato.
Ehi, candidati a sindaco! Sveglia. Sarebbe stato un appuntamento interessante per voi: la questione vi chiama direttamente in causa.
(Paola Pierantoni)

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