martedì 11 ottobre 2011

OLI 315: INDUSTRIA - Ansaldo STS, svendita di un gioiello di famiglia?

Disegno di Guido Rosato
Ansaldo STS venduta a General Electric? Le prime voci su una possibile vendita risalgono allo scorso 14 settembre: effetto immediato, un rialzo in borsa del titolo Ansaldo STS (+20%) e della controllante Finmeccanica (+14%).
Mentre non arrivava alcuna smentita ufficiale di trattative in tal senso, arrivava invece, assai meno entusiasta, la reazione delle RSU dei lavoratori di Genova, Napoli, Potenza e Torino, che chiedevano un incontro con i vertici Finmeccanica: ad oggi nessun riscontro.
Nel frattempo si sono avute alcune prese di posizione intese a scongiurare la cessione ad acquirenti stranieri di importanti asset industriali, al solo scopo di “fare cassa”: dal Comune di Genova, nella persona dell’assessore ai Lavori Pubblici Mario Margini, e due interrogazioni parlamentari depositate da PD ed IDV.
Ansaldo STS (*), azienda Finmeccanica, terzo produttore mondiale nel settore di sistemi di trasporto ferroviario e metropolitano, sede centrale a Genova, oltre 4300 dipendenti in 28 paesi, di cui 1500 in Italia, costituisce un elevato patrimonio, sia in termini industriali che di capitale umano, a cui corrispondono bilanci in attivo negli ultimi anni (1619 milioni di euro nel 2010): perché vendere una realtà di questo tipo, considerata un “gioiello di famiglia” di Finmeccanica?
La risposta si intravede in un intervista di Giuseppe Orsi, AD di Finmeccanica, rilasciata al Secolo XIX lo scorso 11 settembre: “la nostra criticità è Ansaldo Breda, se non la rimettiamo a posto la vendiamo”; ma, se fallisse il risanamento di Ansaldo Breda (1200 milioni di passivo, n.d.a.), occorrerà capire se dovrà “accasarsi da sola o con Ansaldo STS”. Concludendo il ragionamento, l’AD di Finmeccanica afferma “se anche Breda e STS fossero insieme non sarebbe sufficiente a farne dei player mondiali. Valuteremo come aumentare la massa critica, chi può aiutarci, e in che modo”.
Nella stessa intervista Orsi dichiara che una visione unitaria, ossia una fusione Breda-STS “sarà necessaria per avere l’eccellenza che consenta di tenere il passo della concorrenza internazionale ed eviti all’Italia, fra qualche anno, di essere marginale o addirittura tagliata fuori”. Come logica conseguenza una vendita all’estero dovrebbe essere esclusa.
Dovrebbe.
Dovrebbe ...
Nell’attesa di riscontri da parte aziendale, i lavoratori Ansaldo STS, attraverso le rispettive RSU, stanno assumendo iniziative comuni nelle varie sedi: ad un’assemblea informativa svoltasi lunedì 10, seguirà un’ora di sciopero in contemporanea nella giornata di mercoledì 12 ottobre.
(*)   http://www.ansaldo-sts.com/en/company/overview/
(**) http://finanza.lastampa.it/quotazioni/MTA,AFSTS/ANSALDOSTS.aspx?tab=dbil
(Ivo Ruello)

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