martedì 17 maggio 2011

OLI 301: AMBIENTE – Tutti al mare?

IL CIRCOLO NUOVA ECOLOGIA DI LEGAMBIENTE GENOVA ORGANIZZA PER DOMENICA 29 MAGGIO PRESSO LA SPIAGGIA PUBBLICA DI SAN GIULIANO L'INIZIATIVA SPIAGGE PULITE (ANCHE DAL CEMENTO).
Nel corso della manifestazione si terrà un corteo che percorrerà tutto il bagnasciuga verso ovest con la ferma intenzione di eliminare tutti i muri di cemento che impediscono la libera fruizione delle spiagge ai genovesi.
Ricordiamo che Legambiente e tutte le associazioni ambientaliste e dei consumatori sono fermamente contrarie ad DL che riguarda il demanio costiero italiano e in particolare chiedono di:
- fermare le previsioni del DL Sviluppo che riguardano il demanio costiero italiano.
- stabilire l'obbligo delle gare per tutte le concessioni balneari, con un tempo massimo delle concessioni di 6 anni.
- garantire che almeno il 50% delle spiagge in ogni Comune sia lasciato per la libera fruizione dei cittadini (a Genova siamo al 40% se contiamo gli scogli e le spiagge vicine ai depuratori e al porto).
- tutelare le coste italiane da qualsiasi nuovo intervento edilizio.
Il paesaggio costiero rappresenta un patrimonio inestimabile che appartiene a tutti gli italiani. Le spiagge e le coste devono essere accessibili e fruibili da tutti i cittadini e non possono essere cedute ai privati in cambio di pochi euro allo Stato o alle amministrazioni locali. Se fino ad oggi alcuni imprenditori balneari hanno guadagnato somme enormi pagando al Demanio cifre irrisorie, con il Dl Sviluppo approvato dal Governo, le spiagge verrebbero concesse per molti anni senza alcuna gara o controllo. Attraverso il diritto di superficie, inoltre, si potranno aggirare le normative di tutela legalizzando persino costruzioni abusive e aprendo le porte a nuove edificazioni nella fascia dei 300 metri dalla battigia. Tutto ciò senza che i Ministeri dei Beni culturali e dell’Ambiente siano in alcun modo coinvolti nelle autorizzazioni, perché a gestire il tutto sarebbe l'Agenzia del Demanio, con Regione e Comune che si spartirebbero gli introiti. La Commissione europea è già intervenuta per chiedere che le concessioni demaniali agli operatori balneari siano affidate con gare pubbliche e trasparenti e tempi limitati, in modo da garantire sia gli imprenditori onesti sia il diritto dei cittadini a poter fruire delle spiagge e degli scogli.
(a cura di Bianca Vergati)

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