martedì 15 febbraio 2011

OLI 289: CITTA' - Bucato story

Il pezzo “La rivoluzione del bucato” di Monica Profumo, pubblicato lo scorso 8 febbraio su Oli, ha ricevuto il seguente commento: “Magari se avesse almeno tentato di chiamarmi la signora Monica Profumo avrebbe scoperto che questa notizia è una gran bufala ma già... basta scrivere... Francesco Scidone”.
Lo stile del messaggio ci fa dubitare della autenticità della firma.
Autentico o apocrifo che sia il commento merita comunque l’osservazione che nemmeno la stampa cittadina – da cui anche noi prendiamo le notizie - aveva evidentemente scoperto che si trattava di una “gran bufala”. Ripercorriamo le notizie:
“Il comune, come il cavaliere, vieta i panni stesi … In tutta la città sarà vietato stendere la biancheria da finestre e balconi … Prima, esisteva un lungo elenco di vicoli dove stendere è lecito. Nel nuovo regolamento, stendere la biancheria è (in via generale) vietato ovunque se i panni sono visibili” (Il Secolo XIX, 3 febbraio)
“Delirante, dovrà cambiare. Così Marcello Danovaro, capogruppo del Pd, interviene sulla norma del regolamento dei vigili che vieta di stendere i panni” (Il Secolo XIX, 4 febbraio)
“Danovaro (Pd): vietare di stendere i panni all’aperto? Idea fuori dal mondo. … Pensare di recuperare il decoro urbano con un provvedimento come questo significa avere una idea davvero distorta di cosa è il decoro”; “Considerando che Danovaro è il capogruppo del partito più grosso della maggioranza di Palazzo Tursi è prevedibile che il regolamento che sarà approvato dal consiglio comunale sarà alla fine molto diverso da quello approvato dalla giunta” (Il Corriere Mercantile, 4 febbraio)
“Nel nuovo regolamento, come raccontato nei giorni scorsi dal Secolo XIX, figura anche la norma in base alla quale sarà vietato stendere la biancheria o panni di ogni genere fuori dalle finestre se gli oggetti saranno visibili dal suolo pubblico, fatta eccezione per le località elencate. Ma quella norma, annuncia Scidone, sarà quasi certamente rovesciata: Il nuovo regolamento permetterà di stendere ovunque la biancheria … fatta eccezione per un elelnco di vie del centro, le piazze principali, le strade con chiese o palazzi di prestigio”. (Il Secolo XIX , 11 febbraio)
Dunque, le notizie di stampa raccontano la seguente storia: la giunta vara un testo del regolamento di pulizia urbana che contiene una estensiva probizione di stendere i panni; a seguito di ciò vengono sollevate obiezioni, tra cui quella rilevante del capogruppo del Pd in Comune; qui si inserisce l'articolo di Oli 288; alcuni giorni dopo l’assessore Scidone dichiara alla stampa che questa norma sarà “rovesciata”. 
(Paola Pierantoni)

1 commento:

  1. Scusami, ma da quello che ho capito io: non era vera la notizia del Secolo (che ha scritto il contrario di quello che diceva il regolamento nuovo, prendendo per nuovo quello vecchio), Danovaro ha risposto alla bufala del Secolo, Oli ha ripreso, Scidone ha smentito malamente.
    Se è così se ne evince, ancora una volta:
    a)che non tutto quello che scrive il Secolo è vero
    b) che il Comune è congenitamente incapace di comunicare e piuttosto propenso a fare sempre e comunque autogol
    c) che i nostri amministratori - per i quali ho votato e presumibilmente rivoterò - ci hanno abituato a talmente tante cazzate (vedi la santificazione di Ottonello: ohibò) che anche il divieto di stendere i panni sembra una cosa possibile a persone serie e sagge come voi di Oli.
    Buon lavoro, vecchia talpa.
    Raffaele Niri

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