martedì 8 febbraio 2011

OLI 288: SPAGNA - I cattivi urbanisti

Foto di Bianca Vergati
 Sulla stampa spagnola imperversa il “satrapo” Berlusconi e una lettrice scrive su El Mundo del 27 gennaio che "Per fortuna i nostri politici non hanno così abominevoli abitudini ma noi spagnoli abbiamo da guardare i nostri politici urbanisti".
Sembra incomprensibile il confronto.
Las caias suman 38.000 millones en immuebles por crèditos fallidos”, titola in prima pagina El Pais il 1° febbraio. Ovvero le casse di risparmio hanno una montagna di debiti inesigibili nei confronti del settore immobiliare, tali da far sì che il Governo Zapatero abbia deciso di soccorrere ulteriormente e di “nazionalizzarle” per almeno cinque anni. Non bastasse la grave crisi economica si deve aiutare con altri fondi chi ha di fatto pesantemente speculato negli immobili.
Foto di Bianca Vergati
Uno straniero non si capacita sino a quando non fa un giro sulle coste spagnole.
Un tour della memoria di spiagge incantate, di quel mare spumeggiante, colmo di “ochette” di onde, un mare che non si è abituati a vedere: spiagge libere, dorate di sabbia fine, che toccano il cuore e d'inverno paiono altri mondi.
Una ferita da Gibilterra a Barcellona.
Promontori superbi e piccoli golfi offuscati allo sguardo, nascosti da file e file di palazzoni a dieci, dodici piani, uno dietro l'altro, tanto fitti da chiedersi ma il mare dov'è: alveari dalle finestre sbarrate, quasi occhi di di prigioni. Vento che soffia, polvere ovunque, bar chiusi, insegne spente.
Non si è fuori stagione.
Semplicemente sono case invendute in un paesaggio desolato, edifici inanimati che forse non hanno mai avuto una vita. Lo testimoniano le tante gru abbandonate, gli scheletri di palazzi incompiuti che verso sera si stagliano nudi, macabre silhouette. Dov'è la gente che doveva abitarvi?
Ora è chiaro ciò a cui si riferiva la lettrice di El Mundo.
E' vero, il turismo ha creato lavoro, fatto vivere luoghi che forse sarebbero stati abbandonati, ma si è devastato per sempre un territorio che la gioia di vivere della sua gente non riuscirà a compensare.
(Bianca Vergati)

Nessun commento:

Posta un commento