martedì 1 febbraio 2011

OLI 287 - SOCIETA': Una denuncia da 2,5 milioni di Euro

I giornali non amano linkare, si sa. Non lo fanno sulla carta, tantomeno sui loro siti web. Così la storia di Dante Svarca, attivista ateo prima ancora che funzionario pubblico, deve essere approfondita andando a leggere direttamente il suo blog, per cercare le conferme ad un articolo del Secolo XIX (*) che lo dipinge un po' come "macchietta" e un po' come impegnato in un "lungo contenzioso per svariate cause civili", accanto ai più famosi Luigi Tosti, il giudice di Camerino che non voleva il crocefisso in aula, e altri atei impegnati nella loro campagna di laicizzazione della vita civile. Ma l'articolo non dipinge una situazione molto seria, semmai materiale per il chiacchiericcio del giorno dopo, davanti al caffè.
Invece è molto interessante uno dei molti link mancanti nell'articolo del Secolo, quello relativo al pdf della denuncia (**) fatta al Tribunale di Ancona, in relazione al reato di "abuso della credulità popolare", dove si pone l'attenzione del giudice anche all'uso di questo raggiro fatto dal Vaticano per ottenere soldi pubblici: "Segnalo, infine, che quest’anno si terrà in Ancona il Congresso Eucaristico Nazionale e che, per tale evento, la chiesa di Ancona ha chiesto un contributo pubblico di ben 3,5 milioni di euro. Da notizie di stampa ho appreso che è stato concesso un contributo statale di 2,5 milioni di euro, quindi un contributo a carico di tutti i contribuenti siano essi cattolici, credenti in altre religioni o non credenti. L’erogazione di tale somma appare ingiustificata, trattandosi di una semplice riunione interna di una confessione religiosa, anche se maggioritaria, ma ciò appare ancora più ingiustificato qualora venisse accertato, con indagini ordinate da codesto Ufficio, che durante il rito eucaristico non avviene alcun fatto magico e l’ostia consacrata sia in tutto uguale a quella non consacrata e, in particolare, il DNA contenuto nelle due ostie sia sempre quello del grano da cui proviene la farina. Ritenendo violata la laicità dello Stato e, come cittadino che paga le tasse, danneggiato economicamente per la maggior tassazione cui sono sottoposto a causa di questo falso miracolo, qualora accertato dalla S.V., a nulla rilevando la tradizione dell’insegnamento e della prassi religiosa che hanno da sempre propagandato tale fatto come miracoloso e magico".
Non sembra affatto un particolare della vicenda, leggendo adesso l'articolo del Secolo XIX con l'aggiunta di questo pezzo mancante il giudizio su Dante Svarca potrebbe cambiare, e non poco. Altri link portano alla lettera, che non si esita a definire tagliente, inviata come diffida al Vescovo di Ancona precedentemente alla denuncia (***) e al suo blog dove si pubblicizzano due libri e alcune recensioni.
* http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2011/01/29/ANCBL7fE-chiede_cristo_corpo.shtml
** http://dantesvarca.files.wordpress.com/2011/01/denuncia-ostia-procura.pdf
*** http://dantesvarca.files.wordpress.com/2011/01/diffida-menichelli-2.pdf
http://dantesvarca.wordpress.com
(Stefano De Pietro)

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