martedì 18 gennaio 2011

OLI 285: TRASPORTI - Aereoporto di Genova: la ciliegina e la torta

Sui giornali genovesi del 12.1.2011 sono comparsi diversi articoli riguardanti la conferenza stampa del direttore dell’Aeroporto Cristoforo Colombo di Genova Paolo Sirigu, in cui si afferma che l’aeroporto genovese, al quinto posto in Italia per i jet privati, punta a conquistare il terzo posto entro i prossimi cinque anni: nell’occasione si sottolinea l’inizio di voli regolari degli executive jet della compagna MyJet verso destinazioni italiane ed europee (Trieste, Zurigo, Ginevra, Venezia, Marsiglia, Barcellona ed Olbia), prezzi da 850 a 1800 euro a/r.
Si tratta di una notizia sicuramente positiva, anche in prospettiva, per l’economia ligure, l’offerta di voli rapidi, affidabili, chiaramente destinati al pubblico Vip di vario genere, verso scali difficili da raggiungere con voli di linea: l’utilizzatore abituale genovese, però, che viaggi per motivi di lavoro o di vacanza, si trova spesso obbligato a scali a Roma, in qualche hub europeo, o a pesanti trasferimenti in auto o treno verso aeroporti vicini (Milano, Pisa, Nizza) che offrono un’ampia scelta di voli low cost.
Visto che, inoltre, utilizzare l’Aeroporto di Genova non dà propriamente la sensazione di trovarsi nell’ombelico del mondo, punge il desiderio di approfondire la questione, allargando la visuale.
Andando a prelevare i dati di traffico aeroportuale (*) degli anni dal 2000 al 2009 compresi (il 2010 è limitato ai dati di novembre), la posizione dello scalo genovese nel settore dei jet privati è confermata.
La situazione diventa però dolente quando si passa ai dati riguardanti il numero totale di passeggeri: l’aeroporto di Genova passa infatti dal 17° posto su 35 aeroporti nel 2000 (1.063.146 passeggeri su un totale di 92.441.619) al 21° posto su 37 nel 2009 (1.136.798 passeggeri su un totale di 130.687.350).
Ciò significa che, mentre il traffico passeggeri in Italia aumentava del 41%, l’incremento dei passeggeri nel nostro scalo si è fermato ad un misero 7%; gli aeroporti che hanno sopravanzato Genova sono Roma Ciampino, Lamezia, Treviso ed Alghero. I dati 2010 (limitati a novembre) vedono addirittura precipitare Genova al 23° posto, superata da Brindisi e Trapani.
I voli VIP andranno anche bene, ma la percentuale degli utilizzatori di jet privati rispetto al totale dei viaggiatori si aggira attorno allo 0,2% (2 ogni 1000), e anche solo in termini di ricadute economiche per il territorio, sembra ci si occupi della ciliegina anziché dell’intera torta.
L’entusiasmo di Paolo Sirigu nell’illustrare il successo dei voli Vip filtra invece senza ostacoli nei titoli e nei testi degli articoli senza che ai redattori venga in mente di offrire ai lettori un quadro generale della situazione tutt’altro che brillante del nostro aereoporto, alla vigilia del delicato passaggio della vendita del 60% delle quote oggi di proprietà della Autorità portuale.
Della torta si occupa invece Nicoletta Viziano presidente del gruppo “Giovani di Confindustria” che in una intervista (Corriere Mercantile del 18 gennaio) afferma la necessità “Di creare una rete per aumentare i collegamenti dal Cristoforo Colombo e sviluppare i traffici” e di stabilire “un tavolo” di confronto con le istituzioni, Regione in primo luogo.
(*) La fonte di tutti i dati di traffico (numero di voli e passeggeri) è costituita dal sito di Assaeroporti, Associazione Italiana dei Gestori Aeroporti, che permette di visualizzare velocemente tutti i dati traffico negli aeroporti italiani dal 2000 fino ad oggi (http://www.assaeroporti.it/defy.asp ).
(Ivo Ruello)

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