tag:blogger.com,1999:blog-2233689729696739052.post2086765732565584528..comments2023-07-29T15:51:03.417+02:00Comments on OLINEWS: OLI 337: ELEZIONI – Il Giornale: giochi di paroleOLIhttp://www.blogger.com/profile/02041209001293006935noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-2233689729696739052.post-33062021689820472642012-04-04T18:03:23.116+02:002012-04-04T18:03:23.116+02:00Volendo commentare le notizie date dai giornali ge...Volendo commentare le notizie date dai giornali genovesi in occasione di questa tornata elettorale, non basterebbe un numero di Oli.<br />Una per tutte: il Movimento 5 Stelle a Genova non era ancora formato, che già avevamo nell'ordine come candidati sindaco: Sansa (figlio), Ballerini, Besana e, il non plus ultra dell'inventiva, Beppe Grillo.<br />Tralasciamo invece le mancanze di notizie e interviste non pubblicate.Stefanohttps://www.blogger.com/profile/04248023024791169916noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2233689729696739052.post-7398683534245299072012-04-04T09:03:08.890+02:002012-04-04T09:03:08.890+02:00Mercoledì 28 marzo anche la didascalia del secolo ...Mercoledì 28 marzo anche la didascalia del secolo XIX riportava, a commento della foto della lista di Marco Doria, la notizia della candidatura di uno straniero "irregolare". Le parole, il contesto sono stati, come è noto, altri: in Italia oggi non è possibile votare ed essere votati per le amministrative senza avere la cittadinanza, mentre per altri paesi- che hanno maturato una legislazione più civile - chi paga le tasse deve esigere di essere rappresentato. Chi risiede in Italia con regolare permesso di soggiorno, attualmente paga le tasse ma non può esprimere il proprio peso politico.<br />La cittadinanza e il permesso di soggiorno, sembra ovvio dirlo, sono cose diverse. Eppure i piani sono stati confusi e mescolati. Le parole sono armi taglienti attraverso cui passa la visione della realtà, si riempono di significati soggettivi, possono svuotarsi o gonfiarsi fino a deflagrare e portarsi via delle vite. Per questo, l'ignoranza oppure la volontà manipolatoria che appare nella stampa, con l'uso senza criterio di un termine errato, è colpevole: colpevole di ignoranza (non si può informare se non si sa), colpevole di propagare pregiudizi invece di notizie, colpevole di perpetuare stereotipi. A fini politici o sensazionalistici, a scapito della libera informazione e della formazione di un libero pensieroEleanahttps://www.blogger.com/profile/12745402866875712472noreply@blogger.com